lunedì 31 marzo 2014

Vestizione del kimono da donna: step 2 Hadajuban

Konnichiwa a tutti!
Proseguendo con le basi per la vestizione del kimono, la volta precedente abbiamo visto il padding correttivo per il corpo (qualora ve ne fosse bisogno), mentre oggi vedremo lo step sucessivo, che è l'Hadajuban.
Dunque che cos'è l'Hadajuban? Possiamo dire che corrisponde un po' alla nostra biancheria intima e che va indossata prima del kimono (Tranquilli c'è sempre la biancheria tradizionale col kimono, quella non si abbandona mai! ).
L'Hadajuban è una sorta di leggera veste/tunica, che può essere intera e il cui nome è proprio Hadajuban, oppure spezzata in due pezzi con la casacchina che si allaccia come un kimono e che si chiama Hadajuban e la gonna a portafoglio/pareo che si chiama invece Susoyoke e solitamente è fatto in tessuto di garza o cotone leggeri se estivo o in cotone più pesante e spesso se invernale.
L'Hadajuban però è uno di quegli accessori non indispensabili per la vestizione del kimono poiché può essere sostituito con una canotta e dei leggings leggeri e non troppo lunghi. Oppure se ve la cavate col cucito potete cucirvi un Hadajuban voi stessi.

Qui di seguito vi lascio con un video illustrativo sull'Hadajuban in cui viene spiegato come indossarlo e la sua funzione.


E anche per oggi è tutto! 




I credits per questo video vanno ad Aoyamakimono1 su youtube

Kimono da donna: Houmongi e Tsukesage

Buongiorno a tutti kimono maniaci e buon inizio di settimana!  :D
Spero che abbiate trascorso un buon weekend!
Ma veniamo a noi! Eccoci con un altro post sulle tipologie dei kimono. Quest'oggi parleremo di ben due tipologie di kimono, che sono l'Houmongi e il Tsukesage, due tipi di kimono più o meno formali.


Houmongi: dal giapponese houmon
訪問= visita e gi 着= indossare, quindi letteralmente significa "abito da visita" e lo si indossa quando ci si reca a far visita a qualcuno, oppure in occasione di matrimoni (se non si ha legami di parentela con gli sposi) e altre ricorrenze formali.
L'Houmongi presenta un fondo a tinta unita o con sfumature e ombreggiature di altri colori, con dei decori che sono situati in basso (fondo del kimono), su entrambe le maniche e talvolta si estendono persino sulla schiena, e i motivi possono essere i più disparati, quali paesaggi finemente dipinti, fiori, farfalle, motivi astratti o geometrici e chi più ne ha più ne metta. Si dice che indossare un Houmongi sia come indossare un dipinto dato che i motivi sono collocati dimodo che combacino coi i lembi del kimono una volta indossato. E anche la gamma dei colori è molto varia.
Inoltre questo tipo di kimono può presentare dei kamon su di esso, che sono gli stemmi di famiglia, e che possono essere da uno fino a cinque. Naturalmente maggiore è il numero dei kamon e maggiore sarà la formalità dell'Houmongi.
E anche l'Houmongi come per il Tomesode richiede accessori importanti quali obi in broccato, zouri e borsette tutti rigorosamente dorati o argentati, con tabi e collo del juban bianchi. Invece Obiage e Obijime hanno più libertà nei colori.



Tsukesage: 付け下げ questo tipo di kimono può essere considerato semi formale e sta una tacca al di sotto dell'Houmongi come formalità. Come aspetto assomiglia parecchio a quest'ultimo, tanto che spesso è facile confoderli. Presenta lo stesso tipo di fondo e motivo, con la medesima variante di fantasie e colori, però questo a differenza dell'Houmongi ha il decoro solamente sul fondo e su una manica, senza estendersi sulla schiena o sull'altra manica. Inoltre il motivo non è dipinto sulle linee delle cuciture come avviene invece sull'Houmongi dimodo da far combaciare il motivo una volta indossato.
Il Tsukesage non presenta kamon e non richiede l'utilizzo di accessori importanti come obi e zouri dorati o argentati, come invece avviene per l'Houmongi.




Houmongi-Tsukesage: ebbene si, esistono anche gli ibridi sulle varie tipologie di kimono, e in questo caso abbiamo l'Houmongi-Tsukesage, che è un ibrido fra le due tipologie di kimono e la sua formalità sta nel mezzo fra i due.




N.B.* Houmongi e Tsukesage spesso possono essere confusi con gli Iro Tomesode, quindi fate attenzione!





   Houmongi

 

Tsukesage 




















Ibrido Houmongi-Tsukesage




















Houmongi di tipo vintage con la superfice del tessuto damascata, il decoro ricamato in rilievo e la lunghezza delle maniche un po' più lunga di quella standard.

venerdì 28 marzo 2014

Vestizione del kimono da donna: step 1 kimono pads e tabi

Buongiorno a tutti!
E come precedentemente pre annunciato eccomi con i post guida inerenti alla vestizione del kimono da donna.
La prima cosa che oggi affronteremo è l'argomento del padding, ovvero le imbottiture correttive per il corpo, però prima di parlare di padding è necessario fare una precisazione. La primissima cosa che va indossata per la vestizione del kimono sono i tabi, cioè i calzini con l'alluce separato. Ma questo perché? Per un semplice motivo, una volta che avremo terminato di indossare il kimono con tutti i relativi accessori, sarà poi abbastanza difficoltoso chinarsi per infilarci i calzini, specialmente per via dell'obi in vita che è rigido. Detto questo partiamo a parlare del padding! Che cosa significa la parola padding? Altri non è che il verbo inglese di pad, cioè imbottitura e quindi imbottire. Ma questo perché? L'etichetta giapponese prevede che per un'ottimale vestizione del kimono si debba avere un fisico a cilindro, privo di curve, quasi a ricordare le sembianze di una bambola Kokeshi. In questo possiamo dire che molte donne Giapponesi sono avantaggiate non avendo curve pronunciate come noi donne straniere, e qualora non si avesse il fisico propriamente a "bambola Kokeshi" ecco che subentrano le correzioni, che si fanno mettendo dei cuscinetti imbottiti sui fianchi e che in gergo vengono chiamati "kimono pads", e da qui la parola padding. Inoltre vengono utilizzati anche dei reggiseni appositi che appiattiscono il seno.
In Giappone i negozi specializzati che vendono accessori per la vestizione del kimono hanno creato varie cose per il padding, dai reggiseni che appiattiscono, a vari cusinetti per il padding che si agganciano con delle cinghie, a casacchine e pettorine con taschini nei quali vi sono inseriti piccoli cuscinetti! Ma qualora voi non possediate queste cose potete tranquillamente ovviare con un reggiseno sportivo ben aderente e con dei panni avvolti attorno alla vita dimodo che appianino le vostre curve. Ma se volete potete realizzarvi voi stessi dei cuscinetti per il padding cucendoveli.
Ad ogni modo tenete presente che il padding, qualora ne aveste bisogno, non dovrà essere eccessivo poiché in seguito si andrà ad indossare il kimono, che andrà ad aggiungere ulteriore strato.

Qui di seguito vi lascio con un paio di video che illustrano varie tipologie e tecniche di padding. 

 

 




I credits per i video vanno ad Aoyamakimono1 e Move48 su Youtube


E con questo si conclude la prima lezione online sul kitsuke.
A domani! (^_^)/

Kimono da donna: il Tomesode

Buongiorno a tutti kimono lovers!
Oggi inizierò con un ciclo di post dedicati alle varie tipologie di kimono da donna, dimodo da imparare a conoscerli e sapere cosa indossare a seconda delle varie occasioni.
Inanzitutto andremo come si suol dire a ritroso, e quindi partiremo dai kimono più formali, per giungere infine a quelli più informali. Quest'oggi partiremo parlando del Tomesode, senza ombra di dubbio il tipo di kimono più formale in assoluto!

Tomesode (dal giapponese tome 留= accorciare e sode 袖= manica): questo kimono si presenta a tinta unita con un decoro che si trova solamente sul fondo di esso, e si distingue in due tipologie, che sono le seguenti, il Kurotomesode che è a fondo nero, e l'Irotomesode, che invece è a fondo colorato.
Su entrambe le tipologie di Tomesode vi sono impressi dei kamon, cioè stemmi di famiglia, che da distante appaiono come una sorta di pallini bianchi, ma se li si osserva da più vicino si potrà notare come una sorta di simbolo o disegnino. I kamon possono variare da un numero di cinque fino a tre nei tomesode.
I Tomesode come tipo di kimono hanno un'etichetta molto rigida e rigorosa sulla vestizione; quindi si abbineranno ad essi Fukuro obi, zouri (ciabattine a infradito) e borsetta dorati, con tabi (i calzini con l'alluce separato), date eri (striscia di seta che decora il collo), e obiage (sciarpa di seta che spunta da sotto l'obi) e obijime (cordoncino legato attorno all'obi) bianchi, i quali sono anch'essi molto formali come tipologia di accessori.




Kurotomesode: (dal giapponese kuro 黒= nero, tome 留= accorciare e sode 袖= manica): è il tipo di kimono più formale in assoluto ed è indossato dalle donne sposate durante i matrimoni. Questo tipo di kimono però è di esclusivo appannaggio delle madri dello sposo e della sposa (il kimono delle suocere quindi? :P ), e presenta il fondo di colore nero a tinta unita, con un motivo a fantasia solo sul fondo del kimono e che si fa più rado e piccolo man mano che l'età della donna che lo indossa avanza.
Il Kuro Tomesode ha generalmente cinque kamon, che si trovano su maniche, schiena e petto. I Kurotomesode vintage presentano la fodera interna di colore rosso e la lunghezza delle maniche un po' più lunga rispetto a quella standard.
Oggigiorno si sta cercando di proporre il Kurotomesode anche in altre occasioni al di fuori dei matrimoni, dato che è un peccato che questi meravigliosi kimono siano indossati così poche volte!


Irotomesode: (dal giapponese iro 色= colore, tome 留= accorciare e sode 袖= manica): è il fratellino minore del Kurotomesode e a differenza di quest'ultimo può essere indossato sia da donne sposate che nubili e presenta il fondo colorato. La sua formalità è leggermente inferiore come grado a quella del Kurotomesode, e viene si indossato in occasione di matrimoni, dalle parenti più strette con gli sposi, ma può essere indossato anche in altre occasioni formali, quindi ha un po' più di libertà nella vestizione se vogliamo, rispetto al Kuro. Un Irotomesode può avere da tre a cinque kamon. Questo tipo di kimono può presentare delle piccole variazioni nelle colorazioni e nello stile dei motivi dei decori tra vintage e contemporanei dove nel primo caso abbiamo colori più scuri e spenti quali il blu elettrico, il rosa antico, l'ocra, il petrolio, il rosso cupo, il viola ecc e a volte con una leggera damascatura su tutta la superfice, e la cui fodera all'interno molto spesso si presenta di colore rosso e le maniche un po' più lunghe della lunghezza standard, mentre nel secondo caso abbiamo colori più chiari e delicati come il rosa pastello, l'azzurrino, il verde acqua, il crema, il beige o un delicato color corallo in crepe di seta senza damascatura e con la fodera interna bianca.


Piccola curiosità sui Tomesode: questo tipo di kimono nacque in epoca Meiji e veniva ricavato dai Furisode ai quali dopo che una donna si sposava venivano accorciate le maniche tagliandole, così da non buttare i kimono e poterli riutilizzare.




Alcuni esempi di Kuro e Irotomesode contemporanei. A sinistra un Kurotomesode mentre al centro e a destra due Irotomesode.



Due Irotomesode vintage con la fodera all'interno rossa, la damascatura del tessuto e le maniche più lunghe.


Alcuni esempi di Kurotomesode vintage con le maniche più lunghe e la fodera all'interno rossa.


Ancora Iro Tomesode contemporanei a sinistra in verde pastello e Kuro Tomesode a destra



Obi dorati da Tomesode con obiage e obijime bianchi



Set di borsetta e zouri dorati formali in uso con i Tomesode.




P.S. i kimono con i kamon solitamente sarebbero di esclusivo appannaggio per i soli Giapponesi, proprio per la presenza in essi dei kamon, anche se al di fuori del Giappone è consentito fare uno strappo alla regola e possono essere indossati anche da chi non è Giapponese! :P



E anche per oggi è tutto!
Matane! (^_^)/
Buongiorno a tutti!
Da oggi inizierò con un ciclo di due post al giorno, uno dedicato a video lezioni di kitsuke, dove posterò dei video tutorial sulla vestizione del kimono, e saranno video presi da youtube, con i duvoti credits a chi li ha realizzati, e assieme ai quali farò delle descrizioni ben dettagliate sulla vestizione, con dritte e suggerimenti utili anche ai novellini, e un post al giorno per imparare a conoscere le varie tipologie dei kimono, parlando di un tipo di kimonoal giorno. Inizierò partendo dal kimono da donna, per poi passare anche a quello da uomo, così da poter accontentare tutti! :)

Detto questo passiamo ai fatti e buon kitsuke a tutti! :D

giovedì 27 marzo 2014

Luoghi comuni sul kimono: vero o falso!

Minna Sama konnichiwa!
Oggi parleremo dei luoghi comuni che ruotano attorno a questo bellissimo capo d'abbigliamento, e andremo a sfatare molti falsi miti.


-il kimono è una cosa per pochi eletti poiché ha costi inaccessibili, pari al prezzo di un'automobile nuova! Diciamo che la cosa è in parte vera, se si compera un kimono nuovo di zecca, ma vi è anche il mercato dell'usato che offre una vastissima scelta di kimono a prezzi molto bassi! Costa meno un kimono usato che non un capo d'abbigliamento firmato! Io i miei kimono, che son tutti usati e in ottime condizioni li ho pagati come un paio di jeans o un maglione.

-non ci si può vestire da soli in kimono perché è complicatissimo e ci vuole per forza un aiutante. Non è assolutamente vero! Oddio ci son i kimono delle geishe, ma se escludiamo questi imparare non è per niente difficile e tanti appassionati (come me ad esempio) sanno vestirsi da se! Forse l'unica cosa un pochino ostica è annodare l'obi, ma con pazienza e applicazione si impara anche con quello.

-i kimono sono di esclusivo appannaggio per geishe o attori di kabuki. Falso anche questo! I kimono sono per TUTTI!

-i kimono oramai vengono indossati solamente durante alcune festività tradizionali o dalle persone anziane. Falso anche questo! Vi sono tante tipologie di kimono studiate per le occasioni più disparate!

-i kimono sono solo in seta. Falso anche questo! Vi sono kimono nei tessuti più disparati, come la lana per l'inverno, il fresco lino per l'estate, i sintetici (poliestere o rayon), e perfino i misti, come il misto seta/sintetico ecc.

-i kimono sono realizzati con tessuti (seta) lucidi. Falso anche questo! Vi sono tante tecniche di lavorazione per la seta, come l'oshibori, rinzu, chirimen, ecc, che sono tutt'altro che lucide. E anche lana e lino non sono tessuti lucidi.

-i kimono sono unisex. Falso anche questo!

-col kimono si deve per forza avere il trucco bianco (shiro nuri) al viso che hanno le geishe o gli attori di kabuki. No falso anche questo! Anzi, se escludiamo geishe e attori di kabuki il trucco per il kimono deve essere semplice, discreto e sobrio.

-i kimono si possono indossare come si vuole! Assolutamente no! Vi è una rigida netiquette sulla vestizione, che va rispettata!

-gli abiti lunghi e aderenti, con gli spacchi e il collo alla coreana sono sempre kimono. No! Questi sono abiti cinesi e si chiamano quipao (si legge cipao) o cheongsam e coi kimono non centrano nulla!

-le vestaglie lucide a fiori corte che si vedono spesso in vendita alle fiere o i costumi di carnevale NON sono kimono e nemmeno ne sono una rappresentazione fedele!

-le bacchette/bastoncini per mangiare infilate nei capelli raccolti sono un tipico ornamento giapponese per i capelli da portare col kimono. Falsissimo pure questo!!!

-yukata, haori e michiyuki sono anch'essi dei kimono. No falso non lo sono!

-col kimono si abbinano bene gli orecchini. No col kimono non si portano orecchini di nessun tipo! Si portano casomai con gli abiti cinesi.

-chi non è Giapponese non può indossar un kimono. Falsissimo anche questo! Il kimono è per tutti!

-il nodo dell'obi è sempre a forma di fiocco. Assolutamente no! I modi di annodare un obi sono tantissimi!

-l'obi è fatto con lo stesso tessuto del kimono. Ma anche NO!

-col kimono bisogna per forza camminare a piccoli passettini. Falso pure questo! OK non bisogna avere un passo stile marcia militare, ma neanche esagerare nell'altro senso! Una camminata normale va più che bene.

Bene, con questo credo di aver concluso!

E anche per oggi è tutto!
Matane (^_^)/

Quel che sembra ma non è!

Minna Sama konnichiwa!
Abbiamo parlato le volte precedenti di kimono e di come fare a riconoscerli, quindi oggi parlerò di tutti quei capi d'abbigliamento che non sono per niente dei kimono ma che purtroppo vengono spacciati come tali.
Molto spesso durante alcune manifestazioni o fiere del fumetto vengono vendute delle vestaglie lucide (e a mio avviso oscene!) che non sono assolutamente dei kimono, ma che purtroppo vengono spacciate come tali, e sfortunatamente a occhi poco esperti sembrano kimono autentici, e i poveri avventori li acquistano.
Così qui di seguito vi lascio alcune immagini con questi finti kimono, dimodo che tutti possano imparare a distinguerli!








martedì 25 marzo 2014

Accessori per la vestizione del kimono da donna con foto!

MIna Sama konichiwa!
Dopo un po' di giorni d'assenza rieccomi con una nuova nota. Non è niente di nuovo in verità, ma è solamente una galleri fotografica con relative didascalie sugli accessori indispensabili per la vestizione del kimono. Ho pensato che crear una gallery fotografica possa essere di aiuto a comprendere meglio alcune cose.

N.B.* ho segnato con un asterisco a fianco tutti gli accessori che possiamo rimediare/crearci noi in casa, dimodo da rendere il kitsuke meno dispendioso e più accessibile a tutti.

Spero vi sia utile. :)
Alla prossima!
















*Reggiseno per kimono: serve ad appiattire le forme per dare l'aspetto cilindrico al corpo, come richiede il galateo del kimono.















*Hadajuban: corrisponde alla nostra biancheria e serve affinché il kimono non venga a contatto con la nostra pelle e si possa rovinare col sudore. Può essere intero o in due pezzi separati, e ve ne sono di varie pesantezze di tessuti a seconda delle stagioni. Nei due pezzi separati la casacchina è l'hadajuban mentre la gonna a portafoglio si chiama susoyoke.














Nagajuban: ha più o meno la stessa funzione dell'hadajuban e corrisponde a una nostra sottoveste. E' molto importante che il nagajuban sia munito di chikara nuno sul collo dietro, poiché serve per tenere il collo bene in forma. Non tutti i nagajuban ne sono provvisti, però lo si può sempre cucire a parte. E anche qui come per l'hadajuban possiamo trovare il due pezzi che si compone di nagajuban parte superiore e susoyoke gonna a portafoglio. E anche qui come per l'hadajuban possiamo avere diverse pesantezze di tessuti a seconda delle stagioni.
















*Eri shin: è una striscia di plastica rigida che si infila dentro al collo del nagajuban (il collo del nagajuban è dotato di un'apposita fessura per poterci infilare l'eri shin) per tenerlo bene in forma e teso verso il basso dimodo da lasciare collo e nuca scoperti.


















*Datejime: è una fascia in tessuto un po' rigido che serve per tenere ben chiusi nagajuban e kimono. Buona norma sarebbe averne due. E anche qui ve ne sono di varie tipologie, elastiche, col velcro ecc.























*Koshihimo o karehimo: sono delle fasce in tessuto leggero che servono a tener legato il kimono oppure si usano come laccio temporaneao nell'annodare l'obi.





















*Korin belt: è un'elastico con due clip alle estremità che si aggancia ai lati del kimono e serve per tenere il collo davanti ben chiuso.




















*Kimono clips: sono una sorta di pinze che nella forma ricordano un po' le mollette per la biancheria e servono come aiuto durante la vestizione per tenere ferme alcune parti, quali il collo del kimono dietro, alcune parti dell'obi ecc. Terminata la vestizione vengono tolte.



















*Obi ita: è una sorta di tavola rigida rivestita di tessuto e serve per far si che l'obi davanti non faccia antiestetiche grinze e pieghe. Si può trovare in due tipologie, con due cinghie elastiche alle estremità, alle quali vi sono attaccati dei ganci, oppure con lo stile tradizionale senza le due cinghie elastiche.























Kimono: che può essere di vari tipi e stili.





















Obi: è la cintura che chiude il kimono con elaborati ed eleganti nodi sul retro, e anche qui come per il kimono vi sono vari stili e tipologie.


















*Obimakura: è una specie di cuscinetto che si utilizza per il nodo otaiko dell'obi.






















Obiage: è una sciarpina in morbida seta che si usa per nascondere l'obimakura da sotto l'obi e che spunta appena un po' fuori dall'obi in vita.






Obijime: è un cordoncino che serve a tenere fermo l'obi una volta completato il nodo, e si lega attorno alla vita. Ve ne sono di due tipi, piatto hiragumi o tubolare marugumi, e anche qui gli stili e le varianti sono tante.



















Tabi: i calzini con l'alluce separato da portare con le ciabattine zori. I più classici sono bianchi, ma ve ne sono anche di colorati con fantasie.




















Zori: le ciabattine in vinile/cuoio a infradito con la suola leggermente rialzata. Anche qui vari stili e colori.



Matane! (^_^)/